Condividi:

SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Una telefonata al 118, concisa ma carica di angoscia, ha fatto scattare l’allarme poco prima della mezzanotte. Dall’altra parte della linea, una giovane donna ha lasciato intendere l’intenzione di compiere un gesto estremo. L’operatore, intuito il pericolo, è riuscito a geolocalizzare la chiamata, che proveniva dal porto di San Benedetto, attivando immediatamente i soccorsi.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 con un’ambulanza medicalizzata, i Vigili del Fuoco, i Carabinieri e la Capitaneria di porto. La ragazza, nel frattempo, si era già lanciata in mare dalla punta del molo nord. Le forti correnti la stavano trascinando verso il largo, complicando notevolmente le operazioni di salvataggio.

Un vigile del fuoco e un Carabiniere si sono tuffati coraggiosamente per raggiungerla. Durante il recupero, il militare ha urtato contro alcuni scogli, riportando ferite che hanno richiesto l’intervento del personale sanitario.

La giovane è stata tratta in salvo e riportata a riva. Le sue condizioni sono apparse subito gravi: dopo essere stata stabilizzata sul posto, è stata trasportata in codice rosso all’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto, dove si trova tuttora ricoverata.

Sono in corso accertamenti per chiarire le cause del gesto. Fondamentale si è rivelata la prontezza dell’operatore della centrale e il tempestivo intervento delle forze dell’ordine.

Tutti gli articoli