Condividi:

ASCOLI PICENO – Ci sono imprese che vanno oltre il campo, oltre il punteggio. Quella di "Facciamo Goal alla Disabilità" è una di queste. Un piccolo progetto nato grazie alla Polisportiva Borgo Solestà nello stesso quartiere ascolano, poi cresciuto tra sogni, sorrisi e sacrifici. Un progetto, però, che il 24 e il 25 maggio è salito sul tetto del calcio paralimpico italiano, conquistando uno straordinario secondo posto nazionale alla finalissima di terzo livello della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della Federazione Italiana Giuoco Calcio.

Vincitori del girone Marche, gli ascolani sono arrivati alle finali di Tirrenia con la voglia di migliorare il terzo posto dell’anno scorso. Gara dopo gara, è stato fatto qualcosa di più, regalando emozioni alla gente. Nel girone iniziale la formazione picena ha superato squadre come Elos dalla Puglia e l’Udinese Lizzana, fino a un pareggio spettacolare con la Fiorentina Quarto Tempo White. In semifinale, poi, battuti gli "Insuperabili", una delle squadre più temute e attrezzate: un 3-2 epico, conquistato gettando il cuore oltre l’ostacolo. In finale, poi, i ragazzi ascolani hanno sfidato il Torino Football Disabili. Dopo appena 30 secondi, il vantaggio granata su rigore. Ma la reazione è stata da veri campioni. Sul 3-3 a pochi minuti dalla fine, tutto faceva pensare ai rigori. Ma a 30 secondi dal termine, un cross beffardo decide l’incontro: 4-3 per il Torino Football Disabili.

Una medaglia d’argento, comunque, che vale oro, quella ottenuta da "Facciamo Goal alla Disabilità". Formazione composta da: Alessandro Barelli, portiere eroico e baluardo della difesa, Douzamy Jerome, capitano carismatico che ha guidato la squadra con umiltà e forza d’animo, Giovanni Paolo Orsini, Matteo Falgiani, Mirko Cameli, Riccardo Catalacci, Fabio Allevi, Diego Nicholas Tanzi, Cristhian Viggiano, Francesco De Marco, Gino Tempestilli, Michael Anniballi, Arbin Zekiri, Andrea Marinelli e Piergiorgio Cassano.

Sono loro i veri protagonisti. Sono loro che hanno scritto questa pagina di sport, passione e dignità. Sono campioni veri. La dimostrazione di un calcio che sa di magia. Un calcio che porta a guardare alle possibilità e non alle difficoltà. A guidare la squadra sul campo è stato Vincenzo Ferranti, supportato da un team straordinario di volontari e allenatori: Francesco Melchionna, Antonello Lepidi, Luca Vannicola e Marco Carosi. A rappresentare invece il progetto in qualità organizzativa Giorgia Ferranti e Mariano Nociaro.

"Facciamo Goal alla Disabilità non è solo una squadra: è una famiglia – spiegano i protagonisti dell’esperienza – Grazie a chi rende possibile questo sogno ogni giorno: la Polisportiva Borgo Solestà, che ha creduto fin dal primo giorno, Angelo e Domenico Procaccini, pilastri umani e organizzativi del progetto, tutti i genitori, amici, educatori e volontari. Grazie alla psicologa Sara Capriotti e agli sponsor della trasferta Ap Events, Lions Club Ascoli Piceno Host, Banca del Piceno Credito Cooperativo e La Scaletta, ma anche ad Akuna Cinque Stelle, che ha regalato le scarpe da gioco, a Ciam per le divise ufficiali della finale, al sindaco Marco Fioravanti e l’assessore allo Sport Nico Stallone, sempre vicini al nostro cammino. Anche chi è rimasto ad Ascoli ha fatto parte di questa avventura dai membri dello staff ai ragazzi e le famiglie che non sono potute venire. Ogni messaggio, ogni abbraccio, ogni voce da lontano era con noi in campo. E possiamo dirlo forte anche stavolta: il goal più grande è stato segnato di nuovo, ed è quello alla disabilità".

Tutti gli articoli