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SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Un’assemblea di quartiere particolarmente partecipata e animata si è svolta ieri sera a Ponterotto. Il dibattito principale ha riguardato la Caritas Diocesana, situata nel quartiere, e le crescenti preoccupazioni dei residenti, che si sono uniti nel comitato "Sicurezza e Decoro". Il portavoce di questo comitato, Guido Speca, ha annunciato di aver raccolto circa 600 firme in poche ore. L’incontro è stato organizzato dal Comitato di Quartiere, presieduto da Emanuel Spagnolini.
All’assemblea erano presenti il vescovo Gianpiero Palmieri, gli assessori Andrea Sanguigni e Lorenzo Vesperini, e la consigliera comunale Barbara De Ascaniis. Non sono mancati momenti di forte tensione, con i residenti che hanno espresso il loro disagio per quanto accaduto dal 2023, quando l’aumento delle persone che si rivolgevano alla Caritas per un pasto o un posto dove dormire ha generato le prime frizioni.
Il vescovo Palmieri ha chiarito che le problematiche non sono state causate direttamente dagli ospiti della Caritas. Ha spiegato che la zona, in particolare la vicina Piazza della Libertà, è diventata un punto di riferimento per i senza dimora a causa della presenza di alcune baracche, inizialmente installate durante il periodo Covid e poi divenute stabili. Queste strutture, in assenza di adeguati controlli o tutele, hanno finito per attrarre persone, provocando disagi. Addirittura, alcuni presenti hanno accusato i rappresentanti della diocesi di "buonismo". Tra le risposte del vescovo Palmieri, spesso chiamato in causa con toni accesi, c’è stata anche la promessa di accogliere personalmente nella sua residenza a San Benedetto cinque degli attuali ospiti della Caritas.
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