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ASCOLI PICENO - L’Ascoli farà ricorso contro la decisione del giudice sportivo di Lega Pro che ha squalificato l’allenatore Francesco Tomei per sette giornate. Il club di Bernardino Passeri tenterà così di ridurre la maxi sanzione comminata al tecnico dopo il lancio di una bottiglietta nei confronti dell’arbitro durante il match con la Juve U23. Se la sanzione dovesse essere confermata, Tomei tornerebbe in panchina il 26 ottobre per il derby con la Samb al Del Duca.

Il presidente Passeri ha espresso il suo disappunto in una nota ufficiale: "Giornata intensa quella di oggi, presso gli studi Sky di Milano dove ci siamo incontrati con la maggior parte dei Presidenti della Serie C, il presidente Marani e il designatore della Can C Daniele Orsato, che, durante il suo intervento, ci raccomanda di perdonare gli arbitri attuali molto giovani ed inesperti. Da un neofita del calcio come me, portatore di etica e dignità, mi è sembrato un giusto auspicio, chi fa può sbagliare e va perdonato".

Il mio pensiero in questo momento è ben diverso, dopo aver appreso i verdetti del Giudice Sportivo. "In questa stessa giornata prima mi si dice che dobbiamo perdonare errori che possono costare molto cari, anche economicamente, e subito dopo ricevo una sanzione durissima nei confronti del nostro allenatore, in una fase di campionato dove si può anche pregiudicare la stagione, solo per aver bagnato un piede all’arbitro".

Passeri ha definito il gesto sbagliato, ma "figlio di un momento di confusione della partita, momento cruciale, dove la gestione dell’arbitro ha mandato in confusione anche noi". Il presidente ha sottolineato la disparità di trattamento: "l’arbitro va perdonato, sempre e comunque, in quanto essere umano, mentre noi, addetti ai lavori, no". Ha aggiunto che l’errore più invasivo è quello dell’arbitro, rispetto a un gesto innocuo, dettato da un momento di "trance agonistica".

"Un gesto di rabbia a distanza, senza alcun intento violento viene punito in maniera esemplare. Nella mia vita da tifoso ricordo episodi esecrabili di violenza verbale e fisica puniti con molta meno severità", ha scritto Passeri. Ha concluso dicendosi deluso: "avevo sentito belle parole oggi, prontamente sconfessate dai fatti".

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