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ACQUAVIVA PICENA - Un pomeriggio di silenzio e profonda commozione ha segnato l’ultimo saluto ad Sara Lea Napoletani, la sedicenne di origini italo-tedesche tragicamente scomparsa due giorni fa in un incidente stradale. La chiesa di San Nicolò, situata nel cuore del borgo piceno, è stata gremita da una folla composta e partecipe, accorsa per rendere omaggio alla giovane, la cui morte ha scosso l’intera comunità.

Sara era nata e cresciuta a Francoforte, in Germania, ma ogni estate tornava nelle Marche, terra d’origine della madre. Proprio qui, sulla Sp175 – la strada panoramica che collega San Benedetto del Tronto ad Acquaviva Picena – ha perso la vita nella tarda mattinata di lunedì, scivolando con uno scooter appena noleggiato sotto un’auto che proveniva dalla direzione opposta. La pioggia, caduta poco prima di un violento nubifragio, avrebbe reso l’asfalto particolarmente viscido. Inutili sono stati i soccorsi.

La Procura di Ascoli Piceno, che ha aperto un fascicolo per omicidio stradale, ha concesso rapidamente il nulla osta per i funerali, decidendo di non procedere con l’autopsia data la chiara dinamica ricostruita dai Carabinieri. Le esequie si sono svolte oggi, mercoledì 30 luglio, alle ore 16, nella parrocchia di San Nicolò, dove il parroco Don Giuseppe Giudici ha celebrato una cerimonia sobria ma intensa, caratterizzata da un profondo raccoglimento.

Nel suo messaggio, Don Giuseppe Giudici ha invitato i presenti, in particolare la famiglia, a continuare a dialogare con Sara, a rivolgerle pensieri come se fosse ancora lì, al loro fianco. Ha sottolineato con emozione come la sua scomparsa sia avvenuta proprio nel giorno in cui molti giovani si stavano mettendo in cammino verso Roma per il Giubileo, quasi a evidenziare una coincidenza carica di significato.

Al termine del rito funebre, la bara bianca è stata accompagnata in corteo verso il cimitero comunale, dove Sara è stata sepolta. Un momento di particolare toccante commozione è stato il volo di decine di palloncini chiari, liberati in cielo come ultimo saluto a una vita giovane e ricca di speranze, interrotta troppo presto.

Erano presenti amici, parenti, numerosi coetanei e anche semplici cittadini che non conoscevano personalmente la ragazza, ma hanno voluto esprimere la propria vicinanza alla famiglia, unita nel dolore ma circondata da un’intera comunità che ha voluto esserci. Il paese, ancora scosso, si è stretto con affetto attorno a chi resta, nel segno di una solidarietà sincera che va oltre ogni parola.

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