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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – "Apprendiamo dalla stampa che ieri si è tenuto un incontro tra il consigliere comunale Lorenzo Marinangeli e la coordinatrice comunale della Lega Laura Gorini con le cittadine e i cittadini del quartiere Ponterotto per parlare della situazione della Caritas e degli episodi di degrado denunciati dalla popolazione residente. In primo luogo, il Partito Democratico di San Benedetto del Tronto si dice stupito che il consigliere Marinangeli intenda portare la vicenda in consiglio comunale con una interrogazione da intestare al proprio partito ed estendere poi al solo centrodestra, quando la qualità della vita della popolazione residente riguarda tutti, maggioranza e opposizione": così scrive il Partito Democratico di San Benedetto.


"Il Pd accoglie con favore l’idea di un consiglio comunale aperto per ascoltare la voce dei cittadini, perché ritiene che queste operazioni politiche non aiutino un quartiere senza il necessario coinvolgimento di tutte le realtà interessate quali, appunto, l’intera amministrazione comunale, la Caritas e la popolazione" continua.

Quel che però stupisce ancora di più, secondo il Partito Democratico, è il seguente passaggio: “Secondo il consigliere, il rischio è che la situazione degeneri ulteriormente, con effetti sempre più pesanti sulla qualità della vita nel quartiere. «I residenti chiedono una soluzione definitiva, se necessario anche con la chiusura della Caritas perché la situazione sta degenerando», ha dichiarato Marinangeli.

"No. La soluzione non può e non deve essere la chiusura della Caritas", afferma il Pd. "Comprendiamo le difficoltà dei residenti del quartiere perché non è necessario solo viverle in prima persona per farsi carico di una situazione che sta da tempo gravando sulla sola Caritas che, storicamente, apre le sue porte ad ogni forma di marginalità prestando un primo aiuto e riparo". La questione vera, secondo il partito, è l’assenza di politiche sociali da parte del Comune e della sua Amministrazione che "ignora le situazioni di degrado pensando che spostare un problema significhi risolverlo, quando invece è necessario intervenire investendo denaro per creare spazi alternativi di ricovero per persone senza fissa dimora, collaborazione coi servizi sociali e Autorità per pretendere per San Benedetto maggiori garanzie".

Proprio sotto questo punto di vista il consigliere Marinangeli dichiara di essersi mosso a livello istituzionale chiedendo un incontro al Prefetto tramite il suo partito: "Ebbene, anche in questo caso la sicurezza e tutela della città non è un affare di partito, ma una responsabilità dell’Amministrazione che, dopo i fastosi annunci per un Commissariato di Polizia di Stato di primo livello, sembra aver dimenticato le criticità di San Benedetto tra cui quella del quartiere Ponterotto e altri bivacchi di persone senza fissa dimora verso cui ha saputo decidere e imporsi solo gettando nei rifiuti i pochi beni posseduti".

La nostra città, conclude la nota del Pd, "non deve essere solo una vetrina buona per turisti e residenti di uno specifico quartiere, ma tutto il suo territorio che merita interventi e risorse affinché nessuno si senta un cittadino di serie B".

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