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SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Ancora da chiarire la vicenda avvenuta nel tardo pomeriggio di martedì lungo l’autostrada tra il Piceno e il Fermano. Un giovane di 25 anni, di origine albanese ma residente a Bari, ha raccontato alla polizia autostradale una storia dai contorni incerti: sarebbe stato rapito alla stazione ferroviaria di San Benedetto del Tronto e costretto a salire su un’auto diretta a nord sull’A14.

Secondo il racconto del ragazzo agli agenti di Porto San Giorgio, verso le 17.30 sarebbe riuscito a liberarsi gettandosi dall’auto in corsa vicino all’area di servizio Piceno, approfittando di un rallentamento dovuto ai lavori in corso. Il giovane avrebbe aperto lo sportello e si sarebbe lanciato, evitando gravi ferite.

Un automobilista testimone della scena ha dato l’allarme. Sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118 che ha medicato il ragazzo, le cui condizioni non destavano preoccupazione, tanto che ha rifiutato il ricovero.

La polizia autostradale ha accompagnato il giovane a Porto San Giorgio per un interrogatorio più approfondito, dove avrebbe confermato la sua versione. Tuttavia, la sua testimonianza è ancora al vaglio degli inquirenti, che al momento non conoscono l’identità dei presunti rapitori né il movente.

Le indagini sono in corso e non escludono alcuna ipotesi. Gli investigatori stanno analizzando le riprese delle telecamere di sorveglianza della stazione di San Benedetto e del tratto autostradale per trovare elementi utili a ricostruire l’accaduto. Le prossime ore potrebbero essere cruciali per fare luce sulla vicenda.

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