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SAN BENEDETTO DEL TRONTO - È stato condannato a 5 anni, 4 mesi e 30 giorni di reclusione un giovane di 24 anni, di origini egiziane e senza fissa dimora, riconosciuto colpevole di violenza sessuale ai danni di una minorenne del posto. La sentenza è stata pronunciata dal tribunale di Ascoli Piceno al termine del processo celebrato con rito abbreviato.
L’episodio risale a metà settembre 2024, quando una donna allertò il numero di emergenza segnalando la presenza di una ragazza che aveva subito abusi nella zona del torrente Albula, in pieno centro.
Le indagini, coordinate dalla Procura ascolana e condotte dai Carabinieri con il supporto del commissariato di Polizia locale, hanno permesso di ricostruire la dinamica dell’accaduto. Secondo gli inquirenti, il 24enne aveva avvicinato la giovane dopo un litigio con un’amica, approfittando del suo stato di vulnerabilità. Con la scusa di consolarla e accompagnarla, l’avrebbe condotta in un’area appartata, dove si è consumata la violenza. L’imputato era accusato di violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima. Con la condanna di primo grado si chiude così il processo, che ha visto confermate le responsabilità del giovane.